Il Futuro Urbanistico di Bologna: Investire sulla Conoscenza

Il Futuro Urbanistico di BolognaLa sera del 23 settembre il Club ha ospitato come relatore il prof. Raffaele Laudani, ordinario UNIBO di “Storia del pensiero politico” nonché Assessore del Comune di Bologna, sul tema “Il Futuro Urbanistico di Bologna: Investire sulla Conoscenza”.

Nelle parole del relatore l’investimento sulla conoscenza rappresenta il pilastro centrale dello sviluppo e della trasformazione urbana della città per affrontare le sfide del XXI secolo, un modello di rigenerazione fondato sull’investimento in istruzione ricerca e innovazione.

L’opportunità offerta dalla disponibilità straordinaria di fondi ha convinto l’amministrazione comunale a investire su un piano globale di trasformazione fisica della città poggiato su una rigenerazione urbana che favorirà la diffusione di saperi e la connessione tra istituzioni educative, cittadini e imprese. Fra i progetti più importanti, la creazione di una copia digitale della città, dedicata allo studio, alla ricerca e alla sperimentazione dei risultati.

I progetti esecutivi prevedono la creazione di centri per la ricerca e l’innovazione in sinergia con l’università e altre istituzioni, trasformando aree dismesse o sotto-utilizzate in nuovi poli della conoscenza capaci di attrarre talenti e investimenti. Per questo obiettivo sarà cruciale la riqualificazione di aree dismesse o degradate, promuovendo un uso più efficiente degli spazi esistenti.

Diversi progetti sono in atto per trasformare vecchie aree industriali e spazi in disuso – ex impianti ferroviari e militari – in zone vivibili e dinamiche, con nuove abitazioni, servizi e spazi verdi. Nelle zone esterne al centro alcune aree saranno interessate da una riconversione “GREEN”, per ridurre le emissioni e incrementare l’impronta verde, scommettendo sulle connessioni tra loro.

Con il proposito di mitigare il clima nel centro storico, sono allo studio o in fase esecutiva altri progetti per destinare a spazi verdi alcuni parcheggi in superficie, ricavandone altri nel sottosuolo. All’attenzione del Comune vi è anche il problema della crescente domanda abitativa, soprattutto da parte di studenti e lavoratori. È necessario garantire un equilibrio tra la creazione di nuovi spazi abitativi e il mantenimento della vivibilità del centro storico attraverso soluzioni efficaci in tempi rapidi. Per questo motivo è allo studio un progetto per la messa a frutto di circa 10.000 nuovi alloggi da reperire tra quelli sfitti, con misure che rendano appetibile la cessione in affitto.

In conclusione, come altre città italiane ed europee, la città oggi è un laboratorio a cielo aperto alla ricerca di un volto urbano che possa conciliare la sostenibilità e la vivibilità.