Cambiamenti climatici: cause naturali ed antropiche. Prof. Franco Prodi
Meteorologia e climatologia, i due termini vengono confusi e usati come sinonimi. La climatologia lavora su periodi di tempo molto più lunghi rispetto alla meteorologia che invece lavora sul presente e ha una capacità previsionale di pochi giorni o ore.
Partendo dal significato da attribuire a questi due termini il Prof. Prodi ha presentato i grafici che descrivono il mutamento nei secoli della temperature sulle terra. Nel corso del tempo si nota un continuo alternarsi di “periodi freddi” e “periodi caldi”. Il cambiamento climatico non è quindi un fenomeno dell’ultimo secolo e non è condizionato solo dalle attività umane. Intervengono come fattori di cambiamento climatico anche fenomeni fisici ed astronomici, radiazioni solari e terrestri, l’effetto serra, l’assorbimento o la rifrazione del calore.
La presenza naturale di ozono, metano e particelle d’acqua nell’atmosfera modificando il bilancio naturale del calore rende abitabile il nostro pianeta, che altrimenti registrerebbe una temperatura intorno ai 18° sotto zero. Altra causa che incide sul clima terrestre è la dispersione di particelle liquide e solide, acqua salata e sabbia, e la presenza più o meno estesa di vegetazione nelle aree del pianeta.
Secondo il prof. Prodi la presenza dell’uomo condiziona sicuramente il clima ma non è l’elemento determinante dei mutamenti climatici. È quindi necessario occuparsi del problema ma tenendo ben chiare le cause e gli interventi da adottare per la salvaguardia della vita sul nostro pianeta.