Mobilità Integrata: per un futuro più connesso e più sostenibile
Nella riunione del 18 febbraio 2018 del RC Bologna Galvani l’Ing. Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Trenitalia, ha illustrato i successi riportati dall’azienda che ha fatturato nel 2017 oltre
5 mld di Euro e garantisce occupazione a circa 28.000 dipendenti.
L’azienda è in utile e riesce ad autofinanziare tutti gli investimenti richiesti dall’attività nonostante la competizione nel segmento TAV con un altro operatore, caso unico nel panorama europeo. Il traffico nel segmento Tav è cresciuto talmente da aver assorbito una grande maggioranza della richiesta di spostamenti veloci fra Milano e Napoli.
Trenitalia inoltre fornisce il servizio di trasporto pubblico locale ferroviario, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 422/97 attraverso contratti di servizio stipulati con 15 regioni e con le province autonome di Trento e Bolzano
Con i Contratti di Servizio il committente, la Regione, stabilisce nel dettaglio la quantità del servizio, parametri di qualità, puntualità e regolarità (tali parametri devono essere garantiti per non incorrere in sanzioni), le tariffe (prezzo dei biglietti e degli abbonamenti), gli orari, la frequenza, i tipi di treni, il numero di carrozze, le stazioni servite, il numero di fermate, le biglietterie ecc. Trenitalia, come fornitore, riceve in cambio un corrispettivo.
L’altro fronte sul quale l’azienda è particolarmente impegnata è quello della valorizzazione delle intermodalità a tutto favore dei passeggeri che potranno acquistare con un unico biglietto anche i servizi urbani
I clienti possono avere informazioni in modalità multicanale sull’orario, tariffe, disponibilità di posti, situazione del traffico ferroviario, rimborsi in casi di ritardi, inoltrare reclami, prenotare e acquistare biglietti. Servizi di questo tipo sono accessibili da call center, dal sito Trenitalia, dall’App per smartphone e in parte dalle biglietterie automatiche.
Da un confronto internazionale per Trenitalia i ricavi unitari complessivi (corrispettivi regionali + ricavi da biglietti e abbonamenti espressi in euro a passeggero-km), sono inferiori a quelli percepiti dalle maggiori imprese ferroviarie europee (in Germania e Francia).