Onda su onda… gravitazionale
L’astrofisica Stefania Varano, in una brillante relazione tenuta al nostro club il 15 ottobre 2018, ci ha introdotto ai “misteri” delle onde gravitazionali, previste dalla relatività generale di A. Einstein (1911) e rilevate per la prima volta nel 2015, scoperta che ha portato il Nobel 2017 per la Fisica a Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne.
Le onde gravitazionali sono deformazioni ondulatorie dello spazio-tempo, che è molto poco elastico, quindi le onde rilevabili sono solo quelle prodotte da corpi estremamente massivi come buchi neri o pulsar.
La rilevazione delle onde gravitazionali è una scoperta molto importante perché è un’ennesima conferma della validità della teoria della relatività generale e dell’esistenza dei buchi neri. Ma c’è di più: esse forniscono un nuovo metodo e mezzo di indagine del cosmo. Infatti, quel poco che sappiamo dell’Universo (ne conosciamo appena il 5%) è dovuto all’unico mezzo di indagine a disposizione prima delle onde gravitazionali, ovvero alle onde elettromagnetiche nelle diverse frequenze dello spettro.